PIAZZA DELLA LIBERTÀ: UN NUOVO INIZIO PER SALERNO

Il progetto di Piazza della Libertà è uno dei simboli, forse il più significativo, della riqualificazione urbana in atto a Salerno da diversi anni.
Problemi di ogni tipo hanno rallentato il completamento di un’opera che cambierà, così come era nell’intento del progettista – l’architetto Ricardo Bofill- il rapporto tra la nostra Salerno ed il mare.
Quando nacque e poi approvammo il progetto, ci si pose l’obiettivo principale di “realizzare una nuova immagine ed identità del fronte urbano portuale: l’apertura definitiva della città al mare”, attraverso il recupero del rapporto visivo e funzionale con lo specchio d’acqua circostante.
La piazza, di circa 30 mila metri quadri, è un’opera molto significativa che può essere apprezzata appieno in uno con il Crescent solo trovandosene all’interno, percependone le dimensioni e le proporzioni.
Dove prima avevamo un’area indefinita, con manufatti abusivi e un parcheggio a raso, ora avremo una splendida piazza che affaccia sul mare – con un parcheggio interrato di oltre 600 posti – di grande attrattività e di aggregazione, specie quando saranno completati e messi in funzione i locali commerciali presenti nella piazza e sulla camminata fronte mare.
L’inaugurazione di Piazza della Libertà è dunque uno splendido risultato e un nuovo inizio per Salerno, per l’amministrazione di Vincenzo Napoli e per Vincenzo De Luca che, da sindaco prima e da presidente della Regione oggi, ha sempre creduto e sostenuto questo progetto.
Potete immaginare come questo risultato, che è frutto di un percorso che per alcuni di noi è stato particolarmente “complesso ed impegnativo”, mi faccia sentire soddisfatto, consapevole che quando le scelte sono fatte con convinzione e seguendo una visione potranno anche non piacere a tutti, ma saranno sempre orientate alla crescita della città che si amministra e al miglioramento della qualità della vita dei cittadini.
Visitatela, ammiratela, godetevela: Salerno e i salernitani avranno un nuovo simbolo di cui essere orgogliosi.

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