Una giornata nera per il TPL, che evidenzia l’inadeguatezza delle risorse destinate al settore Fondo Nazionale Trasporti. Un settore sottostimato, come dimostrato da numerosi e accreditati studi, non dotato di risorse necessarie per il suo funzionamento, come dimostrano le difficoltà sempre più stringenti degli enti che governano la pianificazione, delle aziende e delle lavoratrici e lavoratori del settore, comprovate dalle azioni di sciopero, dalle lamentele dei cittadini, dalle carenze di personale nel settore, dalla mancata sottoscrizione del nuovo CCNL, frutto della mancanza delle risorse per coprire questo incremento dei costi.
Un tema sempre più scottante in vista dei nuovi criteri di riparto del fondo: l’equazione è semplice: più ci metti, più ottieni risorse dal fondo, insomma, il tipico modello speculativo che aumenta i divari sociali in cui i ricchi diventano sempre più ricchi.
Mi chiedo, come si può competere con le risorse, ad esempio, di Roma Capitale o della Lombardia?
Vi racconteranno che c’è una clausola di salvaguardia, è vero, che non solo è ritenuta transitoria, ma serve per garantire le stesse risorse del 2020. E l’aumento dei costi, l’inflazione e nuovi servizi come verranno pagati?